33 piante velenose (e sintomi di avvelenamento)

Primo Soccorso

Le piante velenose, come il me-nessuno-può, la digitale, il becco di pappagallo, il ricino o l’oleandro, contengono sostanze tossiche in grado di provocare gravi avvelenamenti se vengono ingerite, inalate o entrano in contatto con la pelle.

Questo perché le sostanze di queste piante, come glicosidi, alcaloidi, cardiotonici, ossalato di calcio, tannini o saponine, possono influenzare il sistema gastrointestinale, nervoso, cardiaco, polmonare o dermatologico, provocando intossicazione e sintomi come irritazione cutanea, cirrosi, sangue perdite di pressione o convulsioni, talvolta fatali.

Se si ingerisce qualsiasi tipo di pianta velenosa, si consiglia di recarsi immediatamente in ospedale e scattare una foto della pianta per identificare la specie. In caso di contatto della pelle con la pianta, si consiglia di lavare la zona ed evitare di graffiarla. Se i sintomi cutanei peggiorano, dovresti recarti immediatamente in ospedale per iniziare un trattamento adeguato.

Quali sono le piante velenose

Le principali piante velenose, o tossiche, sono:

  1. Nessuno può con me (Dieffenbachia spp.);
  2. Bicchiere di latte (Zantedeschia etiope);
  3. Becco di pappagallo o stella di Natale (L’Euforbia più bella);
  4. Cappello di Napoleone (Thevetia peruviana);
  5. Corona di Cristo (Miglio di euforbia);
  6. Taioba selvatico (Collocasia degli antichi);
  7. Tromba (Brugmansia suaveolens);
  8. Gonna bianca (Datura dall’odore dolce);
  9. Oleandro (Nerium oleandro);
  10. Dedaleira (Digitale purpurea);
  11. mormone (Zecca comune);
  12. manioca selvatica (Manihot esculenta O Manihot molto utile);
  13. Germoglio di bambù (Bambusa vulgaris);
  14. Giglio (Spathiphyllum wallisii);
  15. Spada di São Jorge (Dracena trifasciata);
  16. La costola di Adamo (Monstera deliziosa);
  17. Anthurium (Anthurium sp.);
  18. Cicuta (Cicuta maculata);
  19. Pisello del rosario (Abrus precatorius);
  20. Belladonna (Atropa belladonna);
  21. Sì (Taxus baccata);
  22. Aconito (Rapa aconito);
  23. Castagna del diavolo (Darà paglia);
  24. Signora della Notte (Il cielo notturno);
  25. Embira (Daphnopsis racemosa);
  26. Papavero (Papavero sp.);
  27. Consolida (Symphytum officinale);
  28. Erba di San Cristoforo (Actaea pachypoda);
  29. Era velenosa (Radicani tossicodendri);
  30. Oleandro amaro (Thevetia peruviana);
  31. Ortica (Fleurya soffoca);
  32. Nocciola (Euforbia tirucalli);
  33. Mancenilheira (Manchinella ippomane).

Queste piante contengono sostanze che, a diretto contatto con la pelle o le mucose, oppure se ingerite o inalate, possono provocare reazioni allergiche o intossicazioni, che in alcuni casi possono mettere a rischio la vita se il trattamento non viene effettuato immediatamente in ospedale .

Piante da giardino velenose

Alcune piante da giardino velenose vengono generalmente utilizzate come ornamenti, come la pianta comune, la calla, la trombetta, l’oleandro o il giglio, e vengono normalmente piantate in casa.

Se si hanno piante da giardino velenose, bisogna fare attenzione a tenere bambini e animali lontani da queste piante per evitare contatti che potrebbero causare avvelenamenti.

Sintomi di avvelenamento

I principali sintomi di avvelenamento da piante velenose sono:

  • Arrossamento o irritazione della pelle;
  • Formazione di vesciche sulla pelle;
  • Sensazione di bruciore sulla pelle;
  • Prurito intenso o orticaria;
  • desquamazione della pelle;
  • Gonfiore della pelle o delle mucose;
  • Produzione eccessiva di saliva;
  • Aumento della frequenza cardiaca;
  • Aumento della dimensione delle pupille negli occhi;
  • Nausea e vomito;
  • Diarrea;
  • Crampi addominali;
  • Irritazione agli occhi;
  • Lesione corneale;
  • Agitazione;
  • Allucinazione;
  • Confusione mentale;
  • Convulsioni;
  • Vertigini o svenimenti.

Inoltre, possono comparire sintomi di una grave reazione allergica o anafilassi che richiedono cure mediche immediate, come difficoltà di respirazione, sensazione di gola chiusa, raucedine, gonfiore della bocca, della lingua o del viso. Impara a identificare i sintomi dell’anafilassi.

Pronto soccorso per avvelenamento con piante velenose

Quando entri in contatto diretto con una pianta velenosa, devi:

  1. Lavare immediatamente la pelle con abbondante acqua e sapone per 5-10 minuti;
  2. Lavare sotto le unghie con acqua e saponeutilizzando uno spazzolino, per rimuovere eventuali sostanze tossiche da sotto le unghie;
  3. Applica impacchi freddi vulcani;
  4. Togli i vestitiscarpe o qualsiasi altro indumento che sia entrato in contatto con la pianta;
  5. Sciacquare gli occhi con abbondante acquase la pianta è venuta a contatto con gli occhi;
  6. Sciacquare accuratamente la bocca con acquase c’è stato contatto tra la pianta e la bocca;
  7. Vai in ospedale o al pronto soccorso più vicino.

Inoltre, è opportuno conservare o scattare una foto della pianta da portare in ospedale, in modo che il medico possa identificare il tipo di pianta velenosa, per indicare il trattamento più opportuno, poiché può variare da una pianta all’altra.

Sono inoltre disponibili i Centri di Informazione e Assistenza Tossicologica (Ciats), a cui rivolgersi per avere indicazioni in caso di avvelenamento da piante tossiche, attivi 24 ore su 24. Il numero generale dei Ciat che fanno parte della Rete Nazionale dei Centri di Informazione Tossicologica (Renaciat) è 0800 722 6001.