Top 7 natural contraceptive methods

I 7 migliori metodi contraccettivi naturali

Vita Intima

I metodi contraccettivi naturali sono modi per evitare una gravidanza, senza l’uso di farmaci o dispositivi come preservativi o diaframmi, ad esempio. Questi metodi si basano generalmente sull’osservazione del corpo della donna e del ciclo mestruale per stimare il periodo fertile.

Sebbene questi metodi abbiano il vantaggio di essere completamente naturali e di non utilizzare ormoni, presentano anche diversi svantaggi, soprattutto perché non sono completamente efficaci e non impediscono la trasmissione delle infezioni sessualmente trasmissibili.

La contraccezione naturale richiede di non avere rapporti sessuali durante il periodo fertile della donna, richiedendo la conoscenza del ciclo mestruale, che può durare fino a 12 cicli. Attualmente per valutare il periodo fertile sono utili alcune applicazioni per cellulari, nelle quali è possibile inserire dati relativi al ciclo mestruale, al muco e alla temperatura.

Immagine illustrativa numero 1

I principali metodi contraccettivi naturali sono:

1. Metodo calendario o tabella

Il metodo del calendario, conosciuto anche come metodo della tabella o metodo Ogino Knaus, consiste nell’evitare i rapporti sessuali durante il periodo fertile. Per fare ciò è necessario calcolare l’inizio e la fine del periodo fertile, in base al calendario mestruale.

Il metodo del calendario si basa sugli ultimi 12 periodi. Pertanto per calcolare il periodo fertile bisogna sottrarre 18 giorni al ciclo più breve e 11 giorni al ciclo più lungo. Ad esempio, per una donna i cui cicli variano da 28 giorni a 30 giorni, dal giorno 10 (28 meno 18) al giorno 19 (30 meno 11) di ciascun ciclo, i rapporti sessuali non dovrebbero essere praticati. Maggiore è la variazione dei cicli mestruali, più lungo è il periodo di astinenza.

Le donne con un ciclo mestruale regolato ottengono risultati migliori con questo metodo, tuttavia è ancora un metodo inefficace per prevenire la gravidanza.

Scopri come utilizzare il metodo della tabella.

2. Metodo della temperatura basale

Il metodo della temperatura corporea basale si basa sulla variazione della temperatura corporea della donna, che può essere più elevata durante l’ovulazione. Questo aumento di temperatura può raggiungere i 2ºC.

È un metodo semplice, ma richiede tempo e disciplina poiché la donna deve controllare la temperatura ogni mattina, prima di alzarsi. Per misurare la temperatura si può utilizzare un termometro analogico o digitale e bisogna annotare le misurazioni per realizzare un grafico e osservare così i giorni più fertili, ovvero i giorni in cui la temperatura è più alta. In questi giorni le donne dovrebbero evitare di avere rapporti sessuali per evitare di rimanere incinte.

Questo metodo non è completamente efficace poiché fattori come stress, insonnia, malattia e anche il modo in cui viene misurata la temperatura possono portare ad un aumento della temperatura corporea.

3. Metodo del muco cervicale

Il metodo del muco cervicale, noto anche come metodo Billings, si basa sull’osservazione del muco vaginale. Subito dopo le mestruazioni, la vagina diventa secca e durante l’ovulazione si produce un muco cristallino, semitrasparente, inodore ed elastico, simile all’albume dell’uovo. La presenza di questo muco indica che la donna è fertile e non dovrebbe avere rapporti sessuali dal primo giorno in cui appare il muco fino a tre giorni dopo che il muco si è fermato.

Per verificare la presenza di muco, la donna deve inserire due dita in profondità nella vagina e analizzare il colore e l’elasticità del muco.

Il metodo del muco non è molto efficace, poiché molte condizioni, come le infezioni vaginali, possono influenzare la produzione e la consistenza del muco. Scopri di più su come appare il muco cervicale durante l’ovulazione.

4. Metodo sintotermico

Il metodo sintotermico è una combinazione dei metodi tabella, temperatura corporea basale e muco cervicale. Inoltre, tiene conto dei sintomi più comuni durante il periodo fertile, come ad esempio dolore e dolorabilità al seno o crampi addominali.

Poiché combina tre metodi contraccettivi naturali, può essere un po’ più affidabile, tuttavia non è completamente efficace e non impedisce la trasmissione di infezioni a trasmissione sessuale.

5. Metodo del rapporto interrotto

Il metodo del coito interrotto prevede che l’uomo rimuova il pene dalla vagina al momento dell’eiaculazione, limitando le possibilità che lo sperma raggiunga l’ovulo. Tuttavia, durante i preliminari e anche prima dell’eiaculazione, il pene rilascia muco che può contenere sperma e anche senza eiaculare nella vagina può verificarsi una gravidanza. Inoltre, è necessario che l’uomo abbia autocontrollo e conosca il momento esatto in cui sta per eiaculare. Inoltre, la donna ha bisogno di molta fiducia nel proprio partner per utilizzare il metodo del coito interrotto.

Questo metodo ha un’efficacia molto bassa, oltre ad interrompere il momento intimo della coppia. Scopri di più sul coito interrotto.

6. Test di ovulazione

Il test di ovulazione viene eseguito con kit che misurano la quantità di ormone luteinizzante nelle urine. Questo ormone è responsabile della maturazione dell’uovo e aumenta da 20 a 48 ore prima dell’ovulazione. Pertanto, il test indica quando una donna entra nel periodo fertile e dovrebbe evitare i rapporti sessuali per ridurre le possibilità di rimanere incinta.

Il test di ovulazione può essere acquistato in farmacia ed è facile da usare. Scopri come eseguire il test di ovulazione.

7. Metodo dell’amenorrea da allattamento

Il metodo dell’amenorrea da allattamento si basa sull’idea che una donna non può rimanere incinta mentre allatta al seno. Questo periodo è segnato anche dall’assenza delle mestruazioni, chiamata amenorrea.

Durante questa fase la donna non è fertile e generalmente ovula nuovamente 10-12 settimane dopo il parto.

Il metodo dell’amenorrea da allattamento non è un buon metodo contraccettivo, poiché una donna può ovulare e non rendersene conto, soprattutto perché non è possibile prevedere quando le mestruazioni torneranno alla normalità. Inoltre, è sconsigliato alle donne che non allattano.