L’ormone luteinizzante, chiamato anche LH, è un ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria e, nella donna, è responsabile della maturazione dei follicoli, dell’ovulazione e della produzione di progesterone, svolgendo un ruolo fondamentale nella capacità riproduttiva della donna. Negli uomini, l’LH è anche direttamente correlato alla fertilità, agendo direttamente sui testicoli e influenzando la produzione di sperma.
Nel ciclo mestruale l’LH si trova in concentrazioni maggiori durante la fase ovulatoria, tuttavia è presente durante tutta la vita della donna, con concentrazioni diverse a seconda della fase del ciclo mestruale.
Oltre a svolgere un ruolo importante nel controllo della capacità riproduttiva di uomini e donne, la concentrazione di LH nel sangue aiuta nella diagnosi dei tumori ipofisari e delle alterazioni delle ovaie, come ad esempio la presenza di cisti.
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Cosa serve
Il dosaggio di LH viene utilizzato per:
- Diagnosticare l’infertilità;
- Valutare la capacità di produzione di sperma dell’uomo;
- Controllare se la donna è entrata in menopausa;
- Valutare le cause dell’assenza di mestruazioni;
- Verificare se vi è un’adeguata produzione di ovociti nel caso delle donne;
- Aiutare nella diagnosi del tumore pituitario, per esempio.
Negli uomini, la produzione di LH è regolata dalla ghiandola pituitaria e agisce direttamente sui testicoli, regolando la produzione di sperma e la produzione di ormoni, principalmente testosterone. Nelle donne, la produzione di LH da parte della ghiandola pituitaria stimola principalmente la produzione di progesterone e di estrogeni, essenziali per la gravidanza.
Per valutare la capacità riproduttiva sia degli uomini che delle donne, il medico può anche richiedere la misurazione dell’FSH, che è un ormone presente anche nel ciclo mestruale della donna e che influenza la produzione di sperma. Comprendi a cosa serve e come interpretare il risultato dell’FSH.
Valori di riferimento del SX
I valori di riferimento per l’ormone luteinizzante variano in base all’età, al sesso e alla fase del ciclo mestruale, nel caso delle donne, essendo i valori:
- Bambini: meno di 0,15 U/L;
- Uomini: tra 0,6 – 12,1 U/L;
- Le donne nel fasi follicolare: tra 1,8 e 11,8 U/L;
- Donne al picco ovulatorio: tra 7,6 e 89,1 U/L;
- Donne nella fase luteale: tra 0,6 e 14,0 U/L;
- Menopausa: tra 5,2 e 62,9 U/L.
L’analisi dei risultati degli esami deve essere effettuata dal medico, in quanto è necessario analizzare insieme tutti gli esami, nonché confrontarli con gli esami effettuati in precedenza.
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Ormone luteinizzante basso
Quando i valori LH sono inferiori al valore di riferimento, può essere indicativo di:
- Cambiamento nella ghiandola pituitaria, con conseguente diminuzione della produzione di FSH e LH;
- Carenza nella produzione di gonadotropina (GnRH), che è un ormone prodotto e rilasciato dall’ipotalamo e la cui funzione è quella di stimolare la ghiandola pituitaria a produrre LH e FSH;
- La sindrome di Kallmann, che è una malattia genetica ed ereditaria caratterizzata dall’assenza di produzione di GnRH, che porta all’ipogonadismo ipogonadotropo;
- Iperprolattinemia, che è un aumento della produzione dell’ormone prolattina.
La diminuzione dell’LH può portare ad una diminuzione della produzione di sperma negli uomini e all’assenza di mestruazioni nelle donne, una situazione nota come amenorrea, ed è importante consultare un medico affinché possa essere indicato il trattamento migliore, che normalmente viene fatto con l’uso di integratori ormonali. .
Ormone luteinizzante elevato
L’aumento della concentrazione di LH può essere indicativo di:
- Tumore all’ipofisi, con aumento della secrezione di GnRH e, di conseguenza, di LH;
- Pubertà precoce;
- Insufficienza testicolare;
- Menopausa precoce;
- Sindrome delle ovaie policistiche.
Inoltre, l’ormone LH può aumentare durante la gravidanza, perché l’ormone hCG può imitare l’LH e può apparire elevato nei test.