Il profilo biofisico fetale (PBF) è un esame che valuta il benessere del feto, attraverso parametri quali movimenti del corpo e respirazione, crescita adeguata, volume del feto amniotico liquidi e battito cardiaco.
Questi parametri valutati sono importanti, poiché riflettono il funzionamento del Bambinodel sistema nervoso e del suo stato di ossigenazione, in modo che, se viene identificato un problema, sia possibile effettuare il trattamento il più rapidamente possibile, con il Bambino ancora dentro l’utero.
Il profilo biofisico fetale è un esame dinamico associato all’ecografia, ed è indicato a partire dalla 28a o 32a settimana gravidanzanel terzo trimestre, e i risultati sono indicati come punteggi che devono essere interpretati dall’ostetrico.
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A cosa serve?
L’esame del profilo biofisico fetale serve a valutare parametri fetali, quali:
- Tono fetalecome la posizione della testa e del tronco, un’adeguata flessione, apertura e chiusura delle mani, movimenti di suzione, chiusura e apertura delle palpebre, per esempio;
- Movimenti del corpocome rotazione, allungamento, movimenti del torace;
- Movimenti respiratoriche dimostrano se lo sviluppo respiratorio è adeguato, che è correlato al Bambinola vitalità;
- Volume del liquido amnioticoche può essere ridotto (oligoidramnios) o aumentato (polidramnios);
- Il battito cardiaco del bambinoquando eseguito in concomitanza con l’esame cardiotocografico fetale.
Questo esame del profilo biofisico fetale consente di valutare il Bambinoè generale salute e controlla se il BambinoLo sviluppo è adeguato all’età gestazionale.
Ad ogni parametro viene assegnato un valore, che viene infine sommato allo scopo di valutare il distress fetale, ovvero una situazione caratterizzata da una diminuzione dell’apporto di ossigeno al feto. Bambinoche può interferire direttamente con il suo sviluppo. Scopri di più sul disagio fetale.
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Quando è indicato
L’esame del profilo biofisico fetale è indicato nei casi di gravidanze a rischio, nelle seguenti situazioni:
- Bambino con crescita inferiore a quella prevista per l’età di gestazione;
- Diminuzione dei movimenti fetali;
- Limitazione dei movimenti fetali;
- Presenza di poco amniotico fluido (oligoidramnios);
- Gestazionale diabete;
- Ipertensione o preeclampsia;
- Donna incinta con malattie cardiache, polmonari, renali o ematologiche.
Inoltre, il PBF può essere indicato nei casi di post-termine gravidanzaprecedente morte fetale o gemello monocoriale gravidanza con differenze significative nella bambini‘ crescita.
Il profilo biofisico fetale può essere richiesto anche quando la donna è molto più anziana o molto più giovane di quanto considerato sicuro, in quanto vi è un rischio maggiore di complicanze durante la gravidanza. gravidanza.
Quando farlo
L’esame del profilo biofisico fetale può essere effettuato nel secondo trimestre di gravidanzadalle settimane 28 o 32, secondo indicazioni mediche.
Sebbene questo test sia normalmente indicato per le gravidanze ad alto rischio, il PBF può essere eseguito da chiunque incinta donna, al fine di garantirle un ambiente sicuro e sano gravidanza per la donna e il Bambino.
Come è fatto
L’esame del profilo biofisico fetale viene effettuato nelle cliniche ostetriche, generalmente eseguendo un’ecografia per osservare il Bambinoe utilizzando sensori posti sulla pancia che rilevano il battito cardiaco e il flusso sanguigno.
Per lo svolgimento dell’esame si consiglia il incinta la donna indossi abiti leggeri e comodi e rimanga seduta o sdraiata in una posizione comoda.
Inoltre, si consiglia alla donna di mangiare dai 30 ai 60 minuti prima dell’esame, poiché ciò favorisce la reazione del feto e, quindi, è possibile valutare meglio la Bambino‘S salute.
Come comprendere il risultato
Ciascun parametro valutato riceve un punteggio da 0 a 2 e il risultato totale di tutti i parametri viene fornito con i seguenti punteggi:
Interpretando questi risultati, il medico sarà in grado di identificare precocemente i cambiamenti che potrebbero mettere a dura prova Bambinola vita della persona a rischio, consentendo di effettuare cure più rapidamente, che possono comportare la necessità di un parto prematuro.