cos’è, a cosa serve e come si fa

Esami

Il test tossicologico è un test di laboratorio che ha lo scopo di verificare se la persona ha consumato o è stata esposta a qualche tipo di sostanza tossica o farmaco negli ultimi 90 o 180 giorni, ed è obbligatorio dal 2016 per il rilascio o il rinnovo della patente di guida nelle categorie C, D ed E, e devono essere effettuati presso laboratori autorizzati da DETRAN.

Le principali droghe identificabili nel test tossicologico sono marijuana e derivati, anfetamine, LSD, crack, ecstasy, eroina, cocaina e morfina, e il test può essere effettuato su sangue, urina, capelli, pelo o sudore.

Nonostante sia molto utilizzato nelle procedure di rilascio e rinnovo delle patenti, l’esame tossicologico può essere effettuato anche in ospedale quando vi sia il sospetto di avvelenamento da sostanze tossiche o ansiolitiche, ad esempio, informando in alcune situazioni il grado di esposizione a tale sostanza , oltre a essere utilizzato in caso di overdose per individuare la sostanza responsabile della situazione.

Cosa serve

L’esame tossicologico serve ad identificare quali sostanze la persona ha utilizzato o con cui è entrato in contatto negli ultimi 90 o 180 giorni e indica la concentrazione di tali sostanze nell’organismo, le principali sostanze rilevate sono:

  • Marijuana e derivati, come Hashish;
  • Anfetamina (rivetto);
  • LSD;
  • Crepa;
  • Morfina;
  • Cocaina;
  • Eroina;
  • Estasi.

Questo test però non rileva l’uso di antidepressivi, steroidi o anabolizzanti, e occorre effettuare un altro tipo di analisi se è necessario verificare se la persona fa uso di queste sostanze.

Inoltre, il test tossicologico non prevede un test per il consumo di alcol, quindi non c’è problema ad effettuare il test 1 giorno dopo aver bevuto, ad esempio, una birra. Non essendo compreso nel test tossicologico, alcune aziende possono scegliere, oltre a richiedere il test tossicologico, di richiedere il test per rilevare la quantità di alcol nel sangue o anche nei capelli, ed è importante che ciò sia indicato nella richiesta di prova.

Se qualcuno fuma marijuana nello stesso ambiente, questo verrà rilevato durante il test?

No, poiché il test rileva i metaboliti generati dal consumo di alte concentrazioni del farmaco. Quando si respira il fumo di marijuana che una persona nello stesso ambiente sta fumando, ad esempio, non vi è alcuna interferenza con i risultati del test.

Tuttavia, se la persona respira troppo velocemente, rimane esposta al fumo per lungo tempo in un ambiente poco ventilato, è possibile che vi sia una contaminazione esterna. Tuttavia, per evitare che la contaminazione esterna interferisca con il risultato, il campione viene adeguatamente preparato in laboratorio prima dell’analisi, evitando un risultato falso positivo.

Quando è indicato

L’esame tossicologico è indicato principalmente nell’ambito del processo di ammissione, ad esempio, per i conducenti di camion e autobus, in quanto è possibile dimostrare l’attitudine della persona e se l’assunzione del professionista non rappresenta un rischio per lui o per le persone trasportate, ad esempio . L’esame tossicologico, oltre che nell’esame di ammissione, può essere utilizzato anche nell’esame di dimissione per giustificare, ad esempio, il licenziamento per giusta causa.

Inoltre, dal 2016 l’esame è obbligatorio per coloro che rinnoveranno o otterranno la patente di guida delle categorie C, D ed E, che corrispondono rispettivamente alle categorie del trasporto merci, del trasporto passeggeri e della guida di veicoli a due unità. .

Questo esame può essere indicato anche in alcuni concorsi pubblici, in cause legali e in ospedale quando vi è il sospetto di avvelenamento da sostanze tossiche o farmaci, ad esempio, oltre ad essere effettuato in caso di overdose per determinare quale sostanza è responsabile.

Come è fatto

Per effettuare il test tossicologico non è necessario alcun tipo di preparazione, è sufficiente che la persona si rechi presso il laboratorio che effettua questo tipo di test affinché il materiale possa essere raccolto e inviato alle analisi. Le tecniche di rilevamento variano a seconda del laboratorio e del materiale analizzato, tuttavia tutti i metodi sono sicuri e non vi è alcuna possibilità di risultati falsi positivi. Quando il test rileva la presenza di droghe, il test viene ripetuto per confermare il risultato.

A seconda del materiale raccolto è possibile ottenere diverse informazioni, quali:

  • Sangue: permette la rilevazione del consumo di farmaci nelle ultime 24 ore;
  • Urina: rilevazione del consumo di sostanze tossiche negli ultimi 10 giorni;
  • Sudore: identifica se c’è stato consumo di droga nell’ultimo mese;
  • Capelli: permette l’identificazione del consumo di farmaci negli ultimi 90 giorni;
  • Dal: rileva l’uso di droghe negli ultimi 6 mesi.

Un test tossicologico sui capelli o sui capelli è il più consigliato, poiché quando il farmaco viene consumato, si diffonde rapidamente nel flusso sanguigno e finisce per nutrire i bulbi piliferi, consentendo l’identificazione del consumo di farmaco negli ultimi 3-6 mesi.