La colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) è un esame utilizzato per diagnosticare e curare malattie delle vie biliari e del pancreas, come la coledocolitiasi (calcoli nei dotti biliari), la colangite (infezione dei dotti biliari), la pancreatite (infiammazione del pancreas ) e alcuni tumori.
In genere, l’esame ERCP viene eseguito in ospedale a causa del rischio di sanguinamento, perforazione intestinale e pancreatite acuta.
Prima di eseguire l’ERCP è importante parlare con il medico e potrebbe essere consigliabile sospendere temporaneamente alcuni farmaci, come anticoagulanti o AAS, oltre al digiuno per alcune ore prima dell’esame.
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Cosa serve
L’esame CPRE è indicato per:
- Valutare il funzionamento e l’anatomia dei dotti biliari e del dotto pancreaticoin caso di sospetta ostruzione dovuta ad esempio a calcoli biliari, stenosi o tumori;
- Eseguire la biopsia delle lesioni che può indicare il cancro;
- Trattare le malattie come coledocolitiasi, colangite, pancreatite e tumori.
Così, oltre a confermare la diagnosi di malattie che colpiscono le vie biliari e il dotto pancreatico, tramite ERCP è possibile eseguire piccoli interventi chirurgici, rimuovere calcoli biliari che ostruiscono i dotti e posizionare protesi per facilitare il drenaggio delle secrezioni biliari e pancreatiche.
Come viene eseguita l’ERCP
L’esame ERCP viene eseguito dopo l’anestesia generale e con la persona addormentata, e inizia con l’introduzione di un sottile tubo con una telecamera all’estremità, simile ad un apparecchio endoscopico, attraverso la bocca fino a raggiungere il duodeno, dove si deposita la bile. i condotti si collegano. si collega all’intestino tenue attraverso un’apertura.
In genere, il medico inietta il contrasto attraverso il tubo in questa apertura, per acquisire immagini a raggi X dell’addome e verificare eventuali cambiamenti nei dotti biliari e pancreatici. Inoltre, durante l’esame ERCP è possibile rimuovere calcoli biliari ed eseguire, ad esempio, biopsie, se indicato.
L’esame ERCP dura circa 45 minuti e, normalmente, la persona può tornare a casa lo stesso giorno, dopo la fine dell’anestesia, o il giorno successivo.
Come prepararsi all’esame
Prima dell’esame ERCP si consiglia di digiunare per 8 ore e di sospendere temporaneamente alcuni farmaci, come AAS e anticoagulanti, secondo le indicazioni del medico. A volte, può anche essere raccomandato di eseguire esami del sangue, come l’emocromo e i livelli delle piastrine, per valutare il rischio di complicanze.
Inoltre, poiché l’esame viene effettuato in anestesia, è opportuno evitare di guidare per le 24 ore successive all’esame, per cui è consigliabile avere qualcuno che possa accompagnare la persona a casa dopo aver lasciato l’ospedale.
Possibili rischi
Sebbene il rischio di complicanze sia basso, i principali rischi dell’esame ERCP sono:
- Dor;
- Gonfiore addominale;
- Pancreatite acuta;
- Infezione dei dotti biliari;
- Sanguinamento;
- Perforazione intestinale.
Inoltre, trattandosi di un esame effettuato in anestesia generale, esiste anche il rischio di sviluppare reazioni allergiche agli anestetici utilizzati, alterazioni del battito cardiaco e dell’ossigenazione del sangue. Vedi più rischi dell’anestesia generale.
Controindicazioni per l’esame ERCP
L’esame ERCP è controindicato in caso di pancreatite acuta, ad alto rischio di sanguinamento, a causa di alterazioni della coagulazione del sangue, ad esempio, allergia al contrasto iodato, perforazione intestinale e storia di precedenti interventi chirurgici o malattie che possono rendere difficoltoso l’esame.
Inoltre, l’ERCP talvolta non è indicata in caso di malattie cardiache o polmonari, soprattutto se gravi, e con una storia recente di infarto.