Il tè Boldo può essere venduto in bustine e anche in formato pianta, sia nei supermercati che nei negozi specializzati.
Sicuramente hai sentito almeno una volta nella vita che il tè boldo aiuta con la cattiva digestione, ma è proprio vero? È sicuramente reale e aiuta anche con problemi legati al fegato.
In sostanza il boldo è una pianta molto utilizzata in tutto il mondo nella medicina popolare. Poiché è ricco di sostanze antiossidanti. Ha anche un effetto calmante, il che significa che migliora la sensazione di benessere e ti fa sentire più rilassato.
Il tè Boldo si trova sia in bustine, solitamente nei supermercati, sia in forma vegetale, reperibile nei negozi di alimenti naturali, entrambi i tipi sono piuttosto efficaci.
Che cos’è?
La pianta è originaria del Cile, ed è considerata un albero, poiché a maturità raggiunge i 12-15 metri di altezza. Le sue specie variano tra boldo brasiliano, boldo opossum, falso boldo e boldo cileno.
Il boldo cileno, noto come vero boldo, non è coltivato in Brasile. Boldo-da-terra è soprattutto ciò che si coltiva nel nostro Paese.
Cosa serve?
Senza dubbio, aiuta in diversi modi. Ad esempio, il tè boldo aiuta a sgonfiare la pancia e a combattere i gas perché, come accennato in precedenza, è un ottimo digestivo. Soprattutto ha anche proprietà diuretiche.
Infine, il tè boldo fa bene anche contro il mal di testa, i postumi di una sbornia ed è un buon rimedio casalingo per purificare il sangue.
proprietà
In sintesi, il boldo ha un’azione stimolante della colecisti, diuretica, antispasmodica, anestetica, antisettica e antibatterica. Inoltre sono comprese nell’elenco le sue funzioni antinfiammatorie, antiossidanti, depurative, disintossicanti, stimolanti, sedative, toniche e vermifughe.
Benefici del tè boldo
Aumenta l’immunità
Il tè Boldo ha fondamentalmente un’azione antimicrobica, che aiuta il sistema immunitario a combattere gli agenti infettivi nel corpo.
Aiuta la digestione
Il boldo in esso contenuto riduce i sintomi della gastrite e del bruciore di stomaco, aiuta la digestione dei cibi pesanti.
Lenitivo
Ha un lieve effetto rilassante e può essere consumato prima di coricarsi per favorire il sonno.
Riduce il gas
Il gas appare quando i residui di cibo fermentano nell’intestino. Il tè Boldo riduce quindi al minimo la flatulenza, poiché riduce la quantità di residui di cibo nel corpo.
Antiossidante
Il tè Boldo agisce proteggendo le cellule dell’organismo dall’azione dei radicali liberi, soprattutto quando raggiungono il fegato.
Stipsi
La bevanda viene utilizzata come blando lassativo, poiché aiuta a migliorare la stitichezza. Va però ingerito con moderazione, poiché in grandi quantità e per periodi prolungati può provocare irritazioni gastriche.
Postumi della sbornia
Soprattutto, stimolando la produzione della bile, la bevanda aiuta a disintossicare le cellule del fegato sovraccaricate dal consumo eccessivo di alcol. Pertanto, bere il tè boldo può aiutarti a riprenderti dai postumi di una sbornia.
Controindicazioni
Innanzitutto il consumo di questa pianta è controindicato in caso di ostruzione della cistifellea e soprattutto in gravidanza, soprattutto nei primi 3 mesi di gravidanza, perché può provocare aborti spontanei o causare malformazioni al feto.
Effetti collaterali
È estremamente importante non consumare tè boldo in eccesso, poiché può causare irritazione gastrointestinale, mal di testa, nausea e vomito, se ne consiglia quindi il consumo sotto consiglio e controllo medico. L’ideale quindi è non superare mai le 4 tazze al giorno, indipendentemente dal tipo di boldo.
Come preparare il tè boldo?
Avrai bisogno:
- 200 ml di acqua filtrata
- 1 cucchiaino di foglie di boldo tritate
Modo di fare:
- Per prima cosa usate un colino per eliminare le foglie di boldo e sarà pronto da servire.
- Mettete poi l’acqua a bollire. Appena inizia il processo di ebollizione, spegnete il fuoco e aggiungete le foglie di boldo;
- Chiudetela comunque con un coperchio e lasciatela riposare per circa 10 minuti;
- Infine, bevi il tè finché è caldo.
Raccolto
Innanzitutto è estremamente importante mantenere una distanza di 1 metro tra le piantine. La coltivazione deve essere effettuata spesso in vasi o fioriere, e deve essere profonda almeno 30 cm. Cresce meglio soprattutto in pieno sole, poiché la produzione è inferiore in luoghi ombreggiati. Finalmente, sei mesi dopo la semina, è ora possibile raccogliere le foglie.
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Fonti: Rivista femminile Terra Tua Saúde
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